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Solidaria 20202023-07-26T15:00:23+01:00

Project Description

Solidaria 2020

solidaria-2018

APERTAMENTE

Partendo da quella che potremmo considerare la “sottile linea rossa” di questo 2020 abbiamo provato a collassare un contenitore molto ampio in una idea che potesse aiutarci a svolgere il ruolo di “guida” nella prossima edizione di “Solidaria” (21-27 settembre)

La comunità che verrà è una costruzione che dobbiamo immaginare oggi non solo nei suoi concetti, pensieri ed idee, ma anche nelle sue “strutture” e “sovrastrutture” materiali. Disegnare spazi di relazione con gli altri, con l’ambiente, con il territorio in genere significa pensare a come quegli spazi possano essere disegnati, strutturati ed abitati.

I 20 anni dalla stesura della Convenzione europea del Paesaggio (Firenze- 20 ottobre 2000) posso divenire quella sorta di texture su cui far poggiare la storia di questa edizione di “Solidaria” da “Capitale”.
Paesaggio è relazione! Un luogo diviene paesaggio nel momento in cui c’è una intermediazione umana, nel momento in cui c’è una relazione tra uomo e ambiente, un paesaggio diviene oggetto di tutela nel momento in cui una comunità di uomini stabilisce quali sono i valori e le regole che ritiene fondamentale salvaguardare nella (e per la propria) comunità di oggi nonché per quella che verrà.

Il paesaggio è, pertanto, sia la nostra storia che il luogo in cui costruire comunità.

Volevo di seguito condividere alcuni contatti che stiamo mettendo in essere cercando, con più linguaggi possibili, di raccontare questo intreccio di relazioni fondamentali per raccontare e parlare di Comunità e di avvenire.

Oltre ad un momento di inaugurazione, il 21 settembre (Rossini prenotata) dalla stessa mattina o dal pomeriggio dovrebbe tenersi un convegno internazionale su “Pace, Onu e diritti umani” in occasione della giornata internazionale della Pace (che cade proprio il 21 settembre), attività in collaborazione con il Centro Diritti Umani Unipd.
Pensavamo di poter coinvolgere l’Ordine degli avvocati a partire da una riflessione che dall’articolo 9 della Costituzione (“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”) ci conduca ad un approfondimento sulla stessa Convenzione europea.

Sempre in collaborazione con il Centro Diritti Umani verrà organizzata la presentazione del “Rapporto sui diritti umani in Italia” (Marsilio – settembre 2020) ed un tavolo sui Corpi Civili di Pace.

Un’altra discussione-confronto potrebbe svilupparsi con l’Ordine degli Architetti con cui costruire un seminario su: “Gli spazzi delle città”. In questo appuntamento vorremmo coinvolgere la città di Berlino attraverso l’Istituto di Cultura Italo-Tedesco.

Con lo stesso Istituto stiamo procedendo nell’organizzazione di un incontro con Gerardine Schwaz (giornalista franco-tedesca) che ha da poco pubblicato con Einaudi “I senza memoria”,  una biografia della sua famiglia che diventa piano di lettura sulle politiche europee rispetto alla necessità di affrontare le responsabilità storiche su cui nasce l’Europa unita; memorie che devono essere fondamento del vivere civile della comunità.

Abbiamo contattato Stefano Mancuso- scienziato di prestigio mondiale, professore all’Università di Firenze, dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV). Membro fondatore dell’International Society for Plant Signaling & Behavior, ha insegnato in università giapponesi, svedesi e francesi ed è accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili.
Autore, tra l’altro, di: “Verde brillante. Sensibilità e intelligenza del mondo vegetale” e “Plant Revolution. Le piante hanno già inventato il nostro futuro” possibile dialogo con Serena Dandini

La cultura del cibo è cultura di relazione, ma il nostro essere consumatori richiede consapevolezza e responsabilità: su questo abbiamo Chef Rubio.

La “Comunità che verrà” probabilmente dovrà confrontarsi con scelte sempre più complesse (anche in materia di salute), così come sempre più complessa sarà l’informazione che dovremmo maneggiare e con cui dovremmo confrontarci: Burioni/Capua sarebbe interessante (di entrambi abbiamo gli agganci

Per quanto riguarda le scuole ci piaceva proporre loro una riflessione storica sull’Europa; la politica di oggi sembra condividere l’idea che l’Europa unita sia figlia di accordi burocratici “sottobanco” che nascono esclusivamente per interessi monetari a discapito delle identità nazionali.
1220 anni fa venne incoronato imperatore Carlo Magno, il primo a raccontarci il sogno di una Europa Unita, mentre fu in occasione della vittoria a Poitiers sugli Arabi (nel 732) ad opera di Carlo Martello (nonno di Carlo Magno) che il monaco portoghese Isidoro Pacensis scrisse: “Gli europei osservano le tende degli arabi, non sapendo che tutte erano vuote, ma gli europei dopo essersi divisi equamente spoglie e bottino, ritornano lieti in patria” (una patria Europea! Prima citazione nella storia…VIII secolo)
Abbiamo chiesto la disponibilità ad Alessandro Vanoli ad intervenire (ottimo divulgatore, pubblica per Laterza)- target scuole superiori.

Per i più “piccoli” sarebbe bello ricordare i 100 anni dalla nascita di Gianni Rodari, con le sue storie ed i suoi paesaggi immaginifici.

Per la mattina del sabato stiamo capendo la possibilità di invitare David Sassoli- presidente del Parlamento Europeo che potrebbe dialogare con Marta Cartabia- presidente (prima donna nella storia) della Corte Costituzionale.

Per quanto concerne le serate è confermato il concerto per Violoncello solo di Mario Brunello (eseguirà Bach) in sala dei Giganti il 23 settembre sera;
Siamo in via di chiusura per un concerto, unica tappa nord-est del tour, di Goran Bregovic


Sul tema paesaggio, non paesaggio e rappresentazione soggettiva dello stesso da parte di ciascuno sarebbe bello organizzare una “Cena al buio”.

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