29 agosto 2018

 

Si scrive Solidaria, si legge la città della solidarietà: 50 appuntamenti, 5 filoni tematici (cultura, ambiente e territorio, cittadinanza attiva, welfare 2.0 e comunicazione), cento ospiti con 40 associazioni coinvolte. In città, dal 24 al 30 settembre, il volontariato prende piede dal centro alla periferia dell’Arcella. Una rassegna promossa dal Centro Servizio Volontariato provinciale, in collaborazione con il Comune e, media partner, il mattino di Padova.

IL PROGRAMMA

Al via un format (tutto il programma su www. solidaria. eu) di seminari, spettacoli teatrali, laboratori, concerti e mostre. Primo appuntamento lunedì 24 settembre con un approfondimento sulla Carta costituzionale come fondamento dell’impegno civile, con storie quotidiane straordinarie di alcuni volontari padovani.

Si proseguirà martedì 25 settembre con una giornata di formazione e il concerto di Stefano Bollani. Mercoledì 26 settembre si festeggeranno i 20 anni dei Centri di Servizio per ilvolontariato in Italia, si discuterà di gestione dei conflitti culturali e ci sarà la testimonianza dell’alpinista Simone Moro. Giovedì 27 sport e giovani al centro di un momento dedicato ai ragazzi e venerdì

28 la lectio magistralis di Stefano Boeri, architetto che illustrerà come pensare città a misura di felicità. Sabato 29 convegno con il teologo Vito Mancuso e, fra gli altri, il sociologo Giovanni Moro.

ILUOGHI Infine domenica 30 settembre grande festa in Prato della Valle. Solidaria sarà arricchita da tre mostre fotografiche, una delle quali allestita sotto il Salone tra piazza delle Erbe e piazza dei Frutti, e una mostra di pittura. Inoltre durante la settimana ci sarà Aperiferia all’Arcella, per respirare il quartiere della rinascita.

«Significativo il coinvolgimento delle principali associazioni di categoria, degli ordini professionali e delle istituzioni locali», sottolinea Emanuele Alecci, presidente CsvPadova, «a conferma che con questo evento il volontariato entra di diritto nel cuore della città e si conferma valore fondante per gran parte dei padovani. Inballo la candidatura di Padova a capitale europea del vo

Testimonianze ed esibizioni

di grandi artisti e professionisti

lontariato per il 2020. La città sarà decisa il prossimo 5 dicembre». Con il sindaco c’era mezza Giunta a presentare l’iniziativa: «è una contaminazione – annuncia Giordani per fare del volontariato un bene culturale da tutelare», perché a Padova «si respira un’aria diversa da quella italiana», scandisce l’assessora Cristina Piva; «fatta di coraggio, di chi non ha paura di schierarsi con i più fragili», sottolinea la collega Marta Nalin, e capace di trasformare «Me in we (cit. Muhammad Alì), me in noi», declina l’assessora Francesca Benciolini.

«Nello sport vantiamo già il record del volontariato» ricorda Diego Bonavina perché il volontariato per i padovani è già un bene comune, ovvero «una testimonianza di civiltà» precisa Andrea Colasio.

Elvira Scigliano

 

Vedi l’articolo pubblicato ne Il Mattino di Padova