da Il Gazzettino di Padova – 28/03/2018

Si saprà solo nel dicembre prossimo se Padova sarà la capitale europea del volontariato per l’anno 2020, ma la grande tradizione nel settore che vantano la città e tutta la regione rendono più che ottimisti sia l’amministrazione sia il Centro Servizi Volontariato. Grazie al Csv, il Comune ha deciso di candidarsi. La domanda sarà formalizzata entro il 29 giugno, termine previsto dal bando del Centro Europeo per il Volontariato. E questa la settima edizione del concorso per nominare la Capitale Europea del Volontariato, che mira a promuovere il volontariato locale dando un riconoscimento ai Comuni che supportano e rafforzano le partnership con i centri di volontariato e con le organizzazioni che coinvolgono i volontari. In passato sono state capitali europee del volontariato Barcellona, Lisbona, Londra, Sligo in Irlanda, quest’anno Asrhus, città danese, e per il 2019 è stata designata l’ungherese Kosice.

«La candidatura di Padova è una bellissima sfida che vuole rendere onore allo straordinario mondo di associazioni e volontari che da sempre operano a Padova con iniziative a livello locale, nazionale ed internazionale – dice il sindaco Sergio Giordani – Il terzo settore è una componente fondamentale della nostra comunità e la nostra città è motore di iniziative e esperienze innovative». Emanuele Alecci, presidentedel Csv, ricorda le tante realtà che fanno grande Padova dal Cuamm a Banca Etica alle tante iniziative della Chiesa e delle innumerevoli associazioni. «La nostra è una delle poche città che ha un assessorato al Volontariato, la candidatura può segnare un riconoscimento del passato ed essere stimolo per il futuro – precisa Nella  candidatura sono coinvolte associazioni e istituzioni, con le quali stiamo costruendo “Solidaria”, una settimana di riflessioni che si chiuderà il 30 settembre con la manifestazione in Prato della Valle. Un riconoscimento per la città che non porterà diretti vantaggi economici, ma ci consentirà di chiedere finanziamenti a Regione e Governo». Grande la soddisfazione dell’assessore Cristina Piva che sottolinea come la candidatura metta in risalto quanto Padova sia una città ricchissima di associazioni nelle quali sono impegnati anche molti giovani. «Sono passati 23 anni da quando fu stilato il primo rapporto sulla solidarietà a Padova, molto in anticipo rispetto agli altri territori e già allora Padova era capitale del volontariato», afferma l’assessore Andrea Colasio. Per Guido Barbieri, consigliere di Csv e Fondazione Cariparo, «la candidatura non rappresenta solo la città ma tutto il Veneto».

Luisa Morbiato

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