Da Il Mattino di Padova – 28/03/2018

Dal 24 al 30 settembre per lanciare la candidatura di Padova a capitale europea del terzo settore

Una festa del volontariato diffusa in centro e nei quartieri, con centomila persone coinvolte e oltre mille volontari in azione. È “Solidaria“, il Festival del terzo settore organizzato da 1 Centro servizi volontariato, in programma dal 24 al 30 settembre prossimi. Un appuntamento che celebrerà il lancio della candidatura di Padova come capitale europea del volontariato per i12020.

«Padova è già nei fatti capitale del volontariato, qui c’è un capitale immenso di solidarietà. Però questo riconoscimento ci serve ed è molto ambito, per cui l’amministrazione farà di tutto per ottenerlo», ha assicurato il sindaco Sergio Giordani al presidente del Csv Emanuele Alecci. Un titolo, quello di capitale del volontariato, che negli anni scorso è andato a Barcellona, Lisbona e Londra; lo scorso anno era stato Sligo in Irlanda, quest’anno è Aarhus in Danimarca e il prossimo sarà Kosice in Ungheria. Padova punta al 2020: «Perché Padova? Perché qui ci sono i cittadini più impegnati nella solidarietà, perché storicamente è sempre stata attenta al terzo settore e qui sono nate eccellenze come il Cuamm, Banca Etica e molte altre – racconta Alecci – Da questo riconoscimento nascerà l’occasione di chiedere al governo e alla Regione finanziamenti per sostenere la città e il mondo del volontariato».

La risposta ufficiale del Cev (European Volunteer Centre) di Bruxelles arriverà il5 dicembre, giornata mondiale del volontariato: Padova potrebbe diventare la prima città italiana ad ottenere questo riconoscimento.

«L’amministrazione ha voluto un apposito assessorato al volontariato proprio perché in questa città il terzo settore ha un ruolo fondamentale», ha sottolineato Cristina Piva, titolare proprio della delega. E l’assessore Andrea Colasio ha aggiunto: «Qui c’è una cultura diffusa del volontariato, che nasce da annidi studi».

Intanto a fine settembre arri va “Solidaria”, una vera e propria festa che animerà la città per una settimana tra concerti, lectio magistralis, incontri e dibattiti che coinvolgeranno il mondo della politica e delle istituzioni.

È la prima intenzione ma l’obiettivo è crescere fino a diventare un evento di livello nazionale. L’erede di Civitas: «Quello era per la sua configurazione un vero e proprio salone, che potrebbe anche tornare in vita – risponde Alecci – “Solidaria” invece sarà una grande festa diffusa che coinvolgerà la città a partire dai suoi quartieri. Sono due modalità diverse ma speriamo possano entrambi contribuire alla vittoria nella candidatura a capitale europea». «Da sempre la contaminazione di linguaggi ed esperienza diverse è un arricchimento – conclude Colasio – E quindi indagare cosa è davvero la cultura della solidarietà è un’opportunità preziosa per la nostra città».

Claudio Malfitano

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